Immerso nei vigneti e ulivi, nel cuore della Valpolicella, si trova l’Azienda Agricola San Cassiano. Da più di 50 anni, la famiglia Sella produce vino e olio in provincia di Verona, più precisamente a Mezzane di Sotto.
Mirko Sella, terza generazione dell’azienda di famiglia, si occupa della produzione. L’azienda conta 14 ettari di vigneto e 10 di olivi: “Siamo molto legati all’ambiente che ci circonda, in una relazione di reciproca condivisione, per questo lo rispettiamo il più possibile. I nostri vini e oli sono una fotografia dei nostri dintorni.”, dice Mirko Sella.
Questa filosofia è anche stata alla base di un nuovo progetto dell’azienda insieme all’Università di Padova: Il recupero di un giardino botanico, trascurato per decenni. In questo paradiso naturale si trovano piante selvatiche, tipi di api e uccelli che oggigiorno non sono più molto diffusi in Veneto – anche se facevano sempre parte della flora e fauna della zona. Mirko Sella spiega: “Un migliore bilancio carbonico, la possibilità di limitare gli sfalci a 2-3 volte all’anno e una migliore stabilità idrica sono solo alcuni dei vantaggi per i vigneti che possiamo avere attraverso questo progetto di biodiversità.” Progetti di questo genere non sono solo importanti per la viticoltura e la biodiversità in sé, ma proprio per recuperare e migliorare la filiera alimentare. Questo è il futuro – per il vino, il cibo e infine per tutto il mondo.
I vini della Valpolicella
L’azienda pone il focus su vini tipici della zona come l’Amarone e il Valpolicella. Per quanto riguarda la produzione, le uve maturate al sole estivo vengono messe a riposare sui graticci, dove il tempo e l'aria aumentano il naturale apporto zuccherino e l'intensità organolettica della frutta, raggiungendo grandi concentrazioni di aromi e sapori. Sia in campagna che in cantina viene ridotto l’utilizzo di sostanze chimiche al più possibile – ciò che rende unici i vini sono le ripide colline, la circolazione di aria e l’esposizione al sole. Il terreno è soprattutto costituito da marmo bianco, terreno nei secoli considerato povero ma in realtà fertile.